26 febbraio 2007
Intrusione al cioccolato
Dopo malto, orzo, luppolo, fermentazione e gorgoglii vari… ecco qui una “sfida con il cioccolato”.
Si, sfida… per ben due volte non è stato sufficiente seguire le istruzioni alla lettera:
sciogliere il cioccolato a bagnomaria tra 45/50 gradi, farlo raffreddare e riportarlo ad una temperatura di 30°.
Una volta messi nel loro stampo in policarbonato (acquistato da Bobadillas) i bastardissimi cioccolatini non ne volevano proprio sapere di uscire allo scoperto!!
Certo sapere di finire nelle grinfie XL di un gigante nero o tra i “dentoni” acuminati di chi non si ricorderà poi più di loro…. non avrebbe allettato neanche me.
Ma io VOGLIO tirarli fuori…. ne faccio una questione di principio.
E così eccomi qui per la terza volta alle prese con un blocco da 2,5 Kg, termometro e piattone in ceramica per il raffreddamento.
Dalle prime operazioni risulta che il cioccolato questa volta (per gentile concessione del gigante nero) è migliore. Si... si... sento che riuscirò a tirarli fuori!
Raffreddamento…. 26 gradi…. 30 gradi….
Il cioccolato è pronto per essere messo negli stampi….. riempimento…. Pioggia di cioccolato…. non voglio fare semplici cioccolatini ma bicchierini ripieni, quindi dopo aver riempito gli stampi è necessario svuotarli per lasciare soltanto il guscio esterno del bicchierino.
Trascorsa un’ora vado a sbirciare il risultato e la situazione si presenta di nuovo DRAMMATICA......
Si, sfida… per ben due volte non è stato sufficiente seguire le istruzioni alla lettera:
sciogliere il cioccolato a bagnomaria tra 45/50 gradi, farlo raffreddare e riportarlo ad una temperatura di 30°.
Una volta messi nel loro stampo in policarbonato (acquistato da Bobadillas) i bastardissimi cioccolatini non ne volevano proprio sapere di uscire allo scoperto!!
Certo sapere di finire nelle grinfie XL di un gigante nero o tra i “dentoni” acuminati di chi non si ricorderà poi più di loro…. non avrebbe allettato neanche me.
Ma io VOGLIO tirarli fuori…. ne faccio una questione di principio.
E così eccomi qui per la terza volta alle prese con un blocco da 2,5 Kg, termometro e piattone in ceramica per il raffreddamento.
Dalle prime operazioni risulta che il cioccolato questa volta (per gentile concessione del gigante nero) è migliore. Si... si... sento che riuscirò a tirarli fuori!
Raffreddamento…. 26 gradi…. 30 gradi….
Il cioccolato è pronto per essere messo negli stampi….. riempimento…. Pioggia di cioccolato…. non voglio fare semplici cioccolatini ma bicchierini ripieni, quindi dopo aver riempito gli stampi è necessario svuotarli per lasciare soltanto il guscio esterno del bicchierino.
Trascorsa un’ora vado a sbirciare il risultato e la situazione si presenta di nuovo DRAMMATICA......
8 commenti:
Evviva evviva un nuovo autore su cinquepercento (sta birra incominciava a rompe i co...)
Comunque secondo me la colpa è dei "bicchierini".
Comunque secondo me la colpa è dei "bicchierini".
L'allusione al fatto che li hai comprati tu non è stata del tutto casuale!!
In fondo in fondo è un po' anche colpa tua :-)
Ciao
In fondo in fondo è un po' anche colpa tua :-)
Ciao
IO ASPETTO FIDUCIOSA I CIOCCOLATINI RIPIENI AL WHISKY
Vabbè oggi compro uno stampo diverso tipo cuoricini o coniglietti
.... ancora che si incolpano i poveri stampini ??? la prossima volta vi dimostrero' come , con un tocco magico di spray siliconico si risolve il problema !! ...tanto chi avrebbe mai il coraggio di mangiarli anche senza ??? Augh !...va bhe scherzavo ...ciaooooooo
A beh! Se si può usare il silicone prendo gli stampini a forma di tette.
Non mollare, alla fine sti bicchierini di cioccolata ce li mangeremo.....(dopo tonnellate di cacao buttato o raschiato dallo stampo con un coltello :)).
Facciamo tutti il tifo per te. Aspettiamo sul blog l'evolversi delle preparazioni (cioccolato o altro)