29 ottobre 2009

Calendar


Ancora deve iniziare e già, il mese di novembre, si prefigura ricco di opportunità di natura godereccia. Si parte dal giorno 3, data di inizio di una serie di appuntamenti organizzati dall’Off Licence nella sede di Via Trionfale. Il buon John sembra averci preso gusto e propone ai suoi clienti un mini tour enologico d’Italia attraverso 4 aziende vinicole di tutto rispetto. Il giorno 3 c’è la toscana Ampeleia, il giorno 10 si và in Lombardia con Arturo Pelizzatti Perego, il 17 si torna nel Lazio con Trappolini e, infine, il giorno 24 si scende in Campania con quelli di Fattoria La Rivolta. L’inizio è alle 18.30 (ma se si arriva in ritardo non s’infastidisce nessuno). Cercate di non perderli, soprattutto per la presenza dei produttori dai quali si impara molto più che in un qualsiasi corso di degustazione… Sabato 7, invece, si torna a parlare di formaggio. La delegazione di romana dell’ONAF sta organizzando una gita presso una tenuta biologica tra il lago di Bracciano e quello di Martignano. L’arrivo alla tenuta sarò preceduto da una visita presso un caseificio dove si avrà l’opportunità di assistere alla produzione di un formaggio. E infine birra! Venerdi 13 (da paura) la Peroni S.p.A. apre le porte al team di cinquepercento. Oltre ad assistere alla super-cotta si potrà degustare la “bionda” nazionale prima della pastorizzazione. Buon divertimento.
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15 ottobre 2009

Sergio Mottura all'off licence

In partenza per la festa della lacrima di Morro d’Alba e del tartufo di Acqualagna :-) scrivo giusto due righe al volo per segnalare un’interessante degustazione che si terra la prossima settimana all’Off Licence di Via Trionfale. Martedì 20, dalle 18.30 alle 21.00, sarà presente Sergio Mottura con i suoi vini. Una bella occasione, oltre che per assaggiare ottimi prodotti, per scambiare due chiacchiere con uno dei più apprezzati vigneron laziali. Ciao, ciao.


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8 ottobre 2009

Buona Pasqua

Gli stili birrari britannico e americano sono i miei preferiti. Mi piace il sapore del malto e del luppolo e, ad eccezione di una blanche, non ho mai fatto birre usando spezie o lieviti molto caratterizzanti. Quando bevi una oerbier, o una pannepot o una avec le bons voeux, però, assaggi qualcosa di diverso, speciale; qualcosa di cui ogni tanto hai bisogno. A questo punto, come scende un po’ la temperatura, provo a fare una belgian ale. E’ la prima volta, speriamo bene. Così tra una bottiglia e l’altra, sbirciando sul sito web dei de dolle e rimettendo mano ai vari manuali homebrew, ho abbozzato una specie di ricetta. Eccola qua: malto pale belga, zucchero di canna, una sputazza di fiocchi d’orzo, luppolo goldings, lievito secco t58. Imbottigliata con miele di erica. Il tutto per una decina di gradi alcolici (speriamo) con un bel corpo robusto e una generosa carbonazione. Se non si fosse capito è vagamente ispirata alla Boskeun… Come sempre cinquepercento è avanti coi tempi e con la mente: mentre tutti fanno birre di Natale, qui si pensa già a Pasqua!

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Come perder tempo

Da circa una settimana stò intrippato con questo giochetto on line d’ispirazione far westiana. Niente di che, più che altro ha il pregio di non richiedere troppo tempo (10 minuti la sera e 10 la mattina). Colpa di Stecan e del Travian del ca**o, che m’ha messo la pulce nell’orecchio. La solfa è la solita dei MMOG: ammucchiare risorse per espandere il proprio villaggio! Se vi intrigasse al punto da iscrivervi (è gratis, ovviamente) sappiate che il villaggio di bobadillas è sul server n. 3. Cercatemi per un’alleanza.

Pubblicato da Bobadillas alle 6:44 PM | 2 commenti
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2 ottobre 2009

Cottanera all’Off licence

Ieri sera, all’off licence di Via Trionfale, ho avuto modo di assaggiare i vini dell’azienda agricola Cottanera. Invero, qualcosa la conoscevo già, vista la recente scappatina da quelle parti. Ci troviamo a Castiglione di Sicilia, sul versante Nord dell’Etna, con le viti a dimora su suolo lavico ad un’altitudine di circa 700 metri. In pratica un’isola nell’isola, che regala vini affascinanti. In ordine abbiamo assaggiato: il barbazzale bianco (inzolia 100%), il barbazzale rosso e il fatagione (principalmente nerello mascalese), l’ardenza (100% mondeuse, vitigno dell’Alta Savoia che, arrivato per sbaglio dalla Francia, si è innamorato di cannoli e pistacchi e non se n’è andato più via), il grammonte (100% merlot), il nume (che ho preferito su tutti) a base cabernet sauvignon e cabernet francese e, infine, il sole di sesta (100% syrah). Cottanera è un bravo produttore attento al mercato: i suoi vini sono di qualità, esprimono il territorio e sono sempre piacevoli; cosa che non guasta... hanno anche buoni prezzi. In particolare il barbazzale bianco, vino base dell’azienda, un ottimo biglietto da visita. Ha profumi floreali, freschi e puliti, una buona acidità e sapidità con una piacevolissima scia minerale. Nel mio wine bar (virtuale) avrebbe sempre un posto nella lista dei vini al bicchiere. Se volete lo comprate a circa sei euro in enoteca o, altrimenti, preparate un bel fritto di calamari, invitatemi, e ne rimedio una cassetta. A conclusione della bella serata è mancato all’appello solo l’Etna rosso (che si dice essere buonissimo) perchè terminato… non resta che sperare nella munificenza di qualcuno per un suo assaggio ;-)

Pubblicato da Bobadillas alle 5:29 PM | 2 commenti
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