24 settembre 2009

Vorrei la pelle nera

Puntualmente, all’inizio di ogni stagione birraria, ho il buio totale su quali ricette provare. La scelta può dipendere da vari fattori: suggerimenti degli amici, umore, moda del momento ma, soprattutto, dalle birre recenti assaggiate. Illuminante, al riguardo, è stata la Max Golding Stark Porter, del birrificio Svedese Närke, bevuta al ma che siete venuti a fà. Mi è piaciuta molto: un cioccolatino, dolce con note tostate e una cremosità spettacolare, poi carbonata al punto da essere tremendamente bevibile. Dunque provo a clonarla! Magari riadattando la ricetta della vecchia robust porter... Un paio di gradi alcolici in più, un pò d'avena e una secchiata di special B. Luppoli inglesi dovrebbero andar bene. Infine lievito saflager. Alla fine nonostante ogni anno si cambino le ricette, una porter ci scappa sempre! P.S: Se riuscite non fatevela scappare.
Pubblicato da Bobadillas alle 8:55 PM | 3 commenti
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A scuola di Sagrantino

Chi, appassionato di vino, non conosce l’azienda di Arnaldo Caprai? Probabilmente nessuno. Siamo a Montefalco, in provincia di Perugia, a casa di uno tra quelli che per primo ha creduto nelle possibilità del vitigno Sagrantino. La vista dall’azienda è bellissima e, dalla sala di degustazione si può ammirare il panorama sulle vigne. A tavola, Stecan, Nellik e Bobadillas ognuno con due grandi calici di cristallo.


Primo assaggio è stato il Colle Martani DOC Grecante 2007, vino ottenuto da uve grechetto, caratterizzato da un buon profumo di gelsomino e pesca bianca e da una piacevole freschezza gustativa. Da apprezzare, secondo noi, assieme ad un bel risotto bianco con crostacei. A seguire il Sagrantino di Montefalco DOCG Collepiano, nell’annata 2005. Qui l’olfatto si fa più penetrante e conquista con un profumo di piccoli frutti rossi, note balsamiche e di tabacco dolce. In bocca ha un tannino superbo accompagnato (meno male) da una grande struttura. Ottimo, tra qualche anno, con cacciagione o un arrosto al tartufo. La giornata è poi proseguita in modo goliardico e scanzonato, passando in rassegna i prodotti dei più noti produttori: Adanti, Antano, Antonelli San Marco, Colpetrone, Perticaia e tanti altri…Al prossimo anno.

Pubblicato da Bobadillas alle 8:19 PM | 3 commenti
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21 settembre 2009

Possono le persone distinguere il patè dal cibo per cani?

Sebbene di primo acchito il titolo di questo post possa sembrare orripilante è mutuato alla lettera da un working paper dell’AAWE (American Association of Wine Economists), il n° 36 per la precisione, dove si indaga sulla potenzialità della carne per cani in scatola come cibo per il consumo umano. Ovviamente si parla di cibo per cani realizzato esclusivamente con prodotti commestibili per l’uomo. Non rabbrividite poiché la lettura può rivelarsi interessante.
Partendo dalla similarità degli ingredienti utilizzati per la produzione, è stato chiesto a 18 soggetti di assaggiare cinque diverse preparazioni a base di carne: un pregiato patè di fegato d'anatra, un più ordinario patè di maiale, dello spam (un tipo di carne in scatola), liverwurst (ricordate quegli affettati rosa onnipresenti nel buffet a colazione in Germania?) e cibo per cani in scatola. Ad ciascuno, poi, è stato chiesto di assegnare un voto, da 1 (il migliore) a 5 (il peggiore), ad ogni campione. Per evitare che i risultati siano falsati dal pregiudizio solitamente associato al consumo di cibo per cani, i cinque prodotti sono stati lavorati in un robot da cucina per far si che tutti avessero la stessa consistenza (quella di una mousse), raffreddati in frigorifero a circa 4°c e presentati in delle ciotole con guarnizione di prezzemolo (che carini…). Il risultato? Questa è la distribuzione dei voti (in percentuale):



Ebbene, se da una parte il cibo per cani è stato votato come il peggiore tra i campioni dal 72% dei soggetti, dall’altra la prelibata mousse di fegato d’anatra è stata votata come la migliore tra i campioni “solo” dal 55% dei soggetti. Anche peggio è che, tra i due estremi, il 55 % (33+22) dei soggetti ha votato spam e liverwurst al 2° posto… In poche parole la maggioranza ha gradito due prodotti dal gusto poco caratterizzato e omologato. Che ne pensate? Non c’è poi da restare sorpresi più di tanto.
Quello che mi ha incuriosito, dando origine a questo post, è il risultato ottenuto dai ricercatori alla domanda di identificare quale fosse il cibo per cani: solo 3 su 18 hanno indovinato (il 17%).
Vero è, come fatto notare nel working paper, che il gusto è un fatto culturale (cavallette, serpenti, cani o cavalli in alcune parti del mondo sono graditi, in altre no), legato ad un periodo storico preciso, ma è altrettanto vero che i pregiudizi influenzano le nostre scelte più di altri fattori. Secondo i ricercatori i soggetti sono stati “ingannati” dal pensiero che il cibo per cani fosse peggiore in termini di gusto. Se a ciò si aggiunge l’indiscutibile verità che il gusto và educato (ricordo di quando sputai la prima kriek di Cantillon nel lavandino…), il passo successivo è breve: bisogna sperimentare! Con una veloce ricerca sul web, ho trovato questa ricetta di biscotti per cane che quanto prima andrò a sperimentare (pardon, sgranocchiare). Bon Appétit.

Biscotti per ladri di pantofole

(da http://www.cavolettodibruxelles.it/ )

per una trentina di biscotti per cani
farina di segale 1 tazza
farina integrale 1 tazza
farina bianca 1 tazza
uovo 1
semi di lino 3 cucchiai
semi di sesamo un cucchiaio
fondo bruno in polvere 1 cucchiaio
olio d’oliva 2 cucchiai
acqua circa mezza tazza
Mescolare tutti gli ingredienti secchi, aggiungere l’uovo e l’olio e quanto basta di acqua per ottenere un impasto omogeneo. Stenderlo al matterello su 3-4mm, ritagliare i biscotti, disporli su una teglia da forno rivestita con carta da forno e cuocere a 180° per mezz’ora. Lasciar raffreddare completamente prima di propinarli al cane :-)
Pubblicato da Bobadillas alle 10:35 AM | 3 commenti
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15 settembre 2009

AAA maitre chocolatier cercasi

Poco tempo fa sono stato a cena all’open di Antonello Colonna. Tra i vari piatti provati, nonostante la mia propensione per il gusto salato, è stato un dolce ad entusiasmarmi: una crème brûlée al Toscano… buonissima! Giusta consistenza, servita a temperatura perfetta e caratterizzata da un aroma e sapore di sigaro esaltante. Sicuramente è un piatto che si apprezza più da fumatori ma, a mio avviso, è godibilissimo anche per i “meno” viziati. Così mi sono messo alla ricerca di una ricetta in rete che approssimasse qualcosa del genere e ho trovato degli invitanti cioccolatini che dovrebbero funzionare altrettanto bene. Ingredienti per la realizzazione e birra (o distillato) di accompagno, chiaramente, sono a carico mio: “qualcuno” li prepara? :-)

Ingredienti:
panna 200 g
cioccolato al 70% 250 g
burro 60 g
cacao amaro in polvere circa 100 g
un pezzo di sigaro lungo 3 cm circa sbriciolato grossolanamente con le dita
tre pizzichi di tè lapsang Souchong o Russian Caravan

Per la preparazione ecco il link al blog (che ringrazio) dove ho trovato la ricetta:
http://chezmoi72.blogspot.com/2009/01/cioccolatini-al-sigaro-toscano.html

Pubblicato da Bobadillas alle 7:25 PM | 2 commenti
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10 settembre 2009

I'm come back

Ciao a tutti. E' tantissimo che non scrivo più niente però, man mano, cercherò di recuperare. Il trasloco è finito, l'estate quasi, le vacanze estive... pure (almeno per ora :-P)! In poche parole non ho più scuse per oziare. Quindi si riparte subito con una serie di eventi molto interessanti. Primo in ordine di tempo: la settimana enologica a Montefalco, giunta alla trentesima edizione, che si terrà dal 17 al 20 settembre. Gli appuntamenti, organizzati con l'Associazione Italiana Sommelier, sono molti e tutti interessanti: cene in cantina (stupenda quella di venerdi sera da Antonelli "passito a tutto pasto"), verticali guidate o semplici banchi d'assaggio. Per gli amici di quelle parti segnalo la degustazione di venerdi 17 alle 17.30 condotta da Daniela Scrobogna sugli aromi del Sagrantino. Daniela è bravissima e la degustazione è pure gratis, quindi non perdetela! Sul sito della maifestazione il calendario degli eventi http://www.settimanaenologica.it/. Sempre nel mese di settembre le cantine del Movimento Turismo del Vino invitano gli enoturisti in vigna per festeggiare la Benvenuta Vendemmia. Al Lazio tocca il 27 e sul sito del movimento è scaricabile il programma con l'elenco delle aziende coinvolte. Non male come rientro a scuola no? Ciao, ciao.
Pubblicato da Bobadillas alle 9:40 PM | 3 commenti
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