28 agosto 2008
Chi c'ha er pane, nun c'ha li denti...
Dedicato alla Danimarca e ai suoi simpatici abitanti, possessori inconsapevoli di un grande tesoro...

Tocca ora al bakskuld! Brutto quanto il suo nome (non và meglio con quello scientifico cioè limanda limanda...) questo è un pesciolino lungo una trentina di centimetri e largo venti dalla forma larga e piatta ma con occhi e bocca di traverso. Oggi dimenticato a vantaggio di pesci dal maggior valore commerciale, come aringhe e platesse, una volta veniva pescato con i piedi!!! No, non nel senso di pescato in malo modo, ma proprio con i piedi: cioè calpestato... Successivamente veniva salato, affumicato e steso ad asciugare davanti casa così da favorirne la conservazione per l'inverno. Una volta seccato veniva avvolto nella carta e messo sopra le braci; consumata la carta il pesce era pronto da mangiare e, servito con pane di segale imburrato, veniva accompagnato da una bella tazza di kaffepunch!!! Buon appetito.
E' consuetudine, prima di partire per le vacanze, che su Cinquepercento facciano la loro apparizione alcune ricette tipiche del paese da visitare. Quest'anno s'inizia con una bevanda: il kaffepunch. Per preparare un kaffepunch danese tradizionale si mette una moneta luccicante sul fondo di un boccale, si versa caffè finché la moneta scompare, si addolcisce con poco zucchero caramellato e si aggiunge schnapps (tipo grappa) finché la moneta riappare...
Mai come oggi Shakespeare avrebbe ragione. Buona parte degli eredi La Torre se ne va in vacanza: questa volta in Danimarca! Ieri sera, dopo qualche birra, varie chiacchiere, dopo aver preso una laurea espressa in geografia aeroportuale del Nord Europa e aver schivato (per poco) Santo Domingo e Cuba (?!?!), alle due di notte inoltrate, finalmente, easyjet confermava la nostra prenotazione. Un bel viaggio si prospetta all'orizzonte: sbarco in terra Teutonica (è il terzo da un anno fà...) direzione Copenaghen e, prima di tornare in Italia, due giorni a "disintossicarsi" ad Amsterdam... A presto novità. Ciao.