31 dicembre 2006
Goodbye 2006
Non posso perdere l'occasione per augurare una buona fine a tutti.
(d'anno ovviamente)
(d'anno ovviamente)
"Il modo più semplice è : fatta una birra, al momento di imbottigliarla, quando si è travasata nel tino rimane una grande quantità di sedimento di lievito...E’ il momento di preparare la birra successiva e, quando il mosto è raffreddato, versarlo direttamente nel tino...La fermentazione incomincia quasi immediatamente! Se si vuol fare una birra molto forte, è il modo ideale per assicurarsi una fermentazione vigorosa e completa. Bisogna essere disposti nello stesso giorno a imbottigliare al birra precedente e preparare la successiva. Si possono “incatenare” diverse birre di fila - non troppe, al massimo cinque o sei".
Raramente accade che la giuria voti all'unanimità. Questa volta però non ci sono dubbi, il prestigioso "3 forchette" và all'avvoltoio che con 97/100 si pone al vertice della classifica superando Gianfranco Vissani e Fulvio Pierangelini (entrambi secondi con 96/100). L'avvoltoio ha sbaragliato l'illustre concorrenza con un "doppio" primo piatto tra avanguardia e tradizione: gnocchetti di grano saraceno conditi con asiago, fontina e verze dell'orto; fettuccine fatte in casa con funghi porcini. Il tutto accompagnato da deliziosi panini appena sfornati. Ai digiuni non presenti, resta solo la speranza, che il premiato chef dei castelli romani condivida pubblicamente le sue preziosissime ricette. Ciao.
Rendo note alcune questioni che "qualcuno" potrebbe trovare interessanti. Ieri sera abbiamo effettuato il travaso da un fermentatore all'altro per separare la birra dal fondo di proteine e lievito, accumulatosi durante la prima settimana. Il lavoro è stato accompagnato dall'assaggio di una ottima Young's Special London Ale, gentilmente offerta dagli ALE. Ebbene la suddetta Young's e la birra nel fermentatore sono uguali. Stesso colore, stessi aromi e stesso sapore! (carbonazione a parte ovviamente). Se è vero che chi ben inizia è a metà dell'opera allora la cosa promette bene. Il prezioso liquido ha anche, nottetempo, ringraziato per il gentil travaso con qualche ruttino. La gravità misurata, per i tecnici, è di 1018 quindi ancora lontana dalla meta, pertanto incrociate le mani e continuate a pregare Sant Arnaldo. Ciao.
State tranquilli qui la politica non c'entra nulla. Nonostante il fermentatore sia ancora pieno già si pensa alla prossima birra. Quello che si chiede e di lasciare un commento con la birra che vorreste realizzata. Non è necessario indicare uno stile preciso, basta suggerire le caratteristiche desiderate o semplicemente la birra commerciale di riferimento. Spero ci sia una forte adesione alle urne quindi fate girare il link a questo post tra i vostri amici e quant'altro. Per quanti contribuiranno è garantito un assaggio. Ciao.
Finalmente gorgoglia. Partita in modo sobrio, pacato e molto signorile (da vera british) la fermentazione stanotte ha iniziato a dare il meglio di se. La mattina, infatti, come ho aperto la stanzadegliospiticantinamagazzino sono stato avvolto, oltre che da una leggera "brezza" di anidrite carbonica, da persistenti note aromatiche di mela grattata con limone, pera decana e crosta di pane caldo. Per il resto ci vorrebbe l'esperienza e il naso degli "Ale". Scappo via che in questa stanza non si resiste. P.S.: nella sezione foto ci sono le immagini della "cotta", rigorosamente anonime, per le quale ringrazio Ale e Ste. Ciao. 
L'impresa è fatta. Dopo una dura giornata di lavoro la prima "all grain" ha visto la luce. Come è possibile vedere dalla foto gli enzimi hanno fatto il loro lavoro e convertito tutto l'amido disponibile in zuccheri. C'è da dire che nell'arco della giornata anche altri "enzimi" hanno ben lavorato consumando "altri" zuccheri ma questa è un'altra storia. Che faticaccia, siamo così stanchi che per le foto della "cotta" ci vorrà ancora qualche giorno. Grazie a Stefano, Alessio, Alessandra e anche a quell'avvoltoio di Fabiana (per oggi detta CSS). Senza di loro non ce l'avremmo mai fatta. Grazie anche a chi da lontano ci ha messo a disposizione tante bottiglie vuote (ehehehehehe). Adesso la palla passa al lievito che speriamo faccia il suo dovere. Ciao a tutti.
Per i Celti la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre era il momento più solenne di tutto l'anno e rappresentava la più importante celebrazione del loro calendario chiamata la "notte di Samhain". "Samhain" significava "tutti i morti" o "tutte le anime" e rappresentava la fine dell'estate e l'inizio del periodo invernale. In alcune regioni, in particolare nelle Highlands scozzesi, i giovani uomini, dopo il tramonto, percorrevano i confini delle fattorie tenendo in mano delle torce fiammeggianti per proteggere le famiglie dalle fate e dalle forze malevole che erano libere di camminare sulla terra quella notte. Nelle altre aree d'Europa, in cui la popolazione era prevalentemente pagana, si credeva invece all'esistenza delle streghe e della stregoneria. Il 31 ottobre veniva celebrato il Black Sabbath. Per mantenere lontano dai villaggi gli spiriti maligni la gente della campagne tedesche, inglesi e scandinave era solita accendere dei grandi falò in cui bruciare fantocci che rappresentano streghe oppure delle scope di saggina. “Noi”, molto più semplicemente, facciamo la birra.